17 ottobre: Sant’Ignazio d’Antiochia, martire e vescovo
Testo del Vangelo Gv 12,24-26
Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto».
Commento al Vangelo
Oggi celebriamo San Ignazio (c. 35-108), che fu il terzo vescovo di Antiochia (Turchia). Dalla Siria, Ignazio fu inviato a Roma per essere gettato in pasto alle belve a causa della sua testimonianza per Cristo. Il viaggio verso il martirio durò diverse settimane. Durante questo itinerario, Ignazio scrisse 7 preziose lettere a diverse comunità cristiane (Efeso, Filadelfia, Smirne…). Questi scritti sono una testimonianza privilegiata della fede e della vita delle prime generazioni cristiane. Fu il primo a usare la parola "Eucaristia" per riferirsi al Santissimo Sacramento. San Ignazio definisce l'Eucaristia "la carne di Cristo", "Dono di Dio" e "medicina d'immortalità". Definisce anche Gesù come "Pane di Dio", da mangiare all'altare, all'interno di una Chiesa unita.
—Ignazio, come Cristo, sapeva bene dove era diretto. Il suo ardore, la sua speranza e il suo amore per il martirio sono profondamente commoventi.