Il millennial "ciber-apostolo" di Dio

Oggi celebriamo il “ciber-apostolo” di Gesù: san Carlo Acutis (1991-2006). Carlo incontrò Gesù nella sua famiglia; poi a scuola e, soprattutto, nei sacramenti celebrati nella comunità parrocchiale: fece la sua Prima Comunione a sette anni e da allora la sua vita fu segnata da un profondo amore per l’Eucaristia, che considerava come un’“autostrada per il cielo”. Frequentava la scuola, usciva con gli amici, giocava a calcio, e andava anche a Messa ogni giorno; leggeva e pregava con la Bibbia e recitava anche il Rosario, spinto dalla sua devozione alla Vergine Maria. Fu catechista e compì opere di carità verso i bisognosi. Carlo sviluppò anche un talento speciale per l’informatica e fu considerato un genio in questo campo. Unendo le sue conoscenze al suo zelo evangelizzatore e missionario, a soli 14 anni creò mostre virtuali su temi di fede. —Quando scoprì di avere la leucemia, Carlo offrì le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa.