2 maggio: Sant'Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa
Testo del Vangelo Mt 10,22-25a
Disse Gesù ai suoi apostoli: «Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra».
Commento al Vangelo
Oggi celebriamo Sant'Atanasio (Alessandria, Egitto), uno dei più importanti Padri della Chiesa. Da giovane partecipò al Concilio di Nicea (a. 325), il primo dei concili ecumenici. Da quel concilio emerse il “Credo” che recitiamo durante la Messa nei giorni di festa. All'epoca si era diffusa la dottrina del sacerdote alessandrino Ario, secondo la quale Cristo non era veramente Dio, ma un essere intermedio tra Dio e l'uomo. Sant'Atanasio difese l'ortodossia contro l'arianesimo con scritti e una fervente difesa teologica. Alla fine, il Concilio di Nicea dichiarò che il Figlio è “Dio da Dio”, pienamente divino.
—Atanasio, vescovo di Alessandria dal 328, dovette fuggire dalla sua città cinque volte; soffrendo per la fede, trascorse fino a diciassette anni in esilio, senza mai smettere di diffonderla e difenderla.