21 febbraio: San Pier Damiani, Vescovo e dottore della Chiesa
Testo del Vangelo Mc 9,14-29
E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti» (...). Gesù minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì.
Commento al Vangelo
Oggi, festa di san Pier Damiani (1007–1072), ricordiamo uno dei grandi riformatori della Chiesa nel Medioevo. Nacque a Ravenna (Italia), in una famiglia umile. Rimasto orfano in giovane età, studiò con brillantezza e raggiunse grande fama come maestro e giurista. Mosso dal desiderio di una vita più pura e più vicina a Dio, abbandonò il mondo e si ritirò nel monastero di Fonte Avellana, dove abbracciò l’austerità e la preghiera.
Promosse una vita monastica rigorosa, basata sulla penitenza, sul silenzio e sulla lettura della Sacra Scrittura. Fu anche un fine teologo, innamorato della Croce di Cristo. Ben presto divenne consigliere di papi e vescovi, aiutando con fermezza e umiltà nella riforma del clero e nella lotta contro gli abusi del tempo. Fu nominato cardinale e vescovo di Ostia.
—San Pier Damiani insegna che ogni riforma —personale o ecclesiale— comincia nel cuore. La vera santità nasce dal silenzio interiore, dove Dio trasforma l’anima.